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"Ogni bambino suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Un buon gruppo non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia." Daniel Pennac

venerdì 21 giugno 2019

Solstizio d'estate

L'osservazione serale del cielo di giugno era stata annullata per maltempo; sicuramente il mio post non sopperirà l'occasione persa, ma poiché oggi inizia la stagione estiva, dal punto di vista astronomico, penso di darvi qualche notizia utile al riguardo.

Il solstizio d'estate (deriva dal latino sol, Sole, e -sistere, fermarsi) è la giornata più lunga dell'anno in termini di ore di luce: il crepuscolo, cioè l'intervallo di tempo in cui la luce del Sole è ancora indirettamente visibile in atmosfera, è andato via via prolungandosi nei mesi scorsi: a partire da oggi inizierà a ridursi fino a culminare nel solstizio invernale, il dì più corto dell'anno.
La parola equinozio deriva dal latino oequinotium ovvero “notte uguale”. Dopo l’equinozio di primavera, il dì – cioè quella parte del giorno in cui c’è luce – continua ad allungarsi ogni giorno fino al solstizio d’estate: a quel punto le ore di luce cominciano a diminuire, tornando pari a quelle di buio nell'equinozio d'autunno, e ricominciando ad aumentare solo con il solstizio d'inverno.
Nell'emisfero boreale (il nostro) estate e inverno astronomici iniziano nei giorni di solstizio, in cui le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo, all'opposto di quanto avviene nell'emisfero australe.
Curiosità: il Sole, durante il corso dell'anno, non tramonta sempre a ovest, ma sposta il tramonto verso nord-ovest e verso sud-ovest. Solo due volte volte l’anno tramonta a ovest: in occasione degli equinozi.
Il fatto che l'altezza del Sole non sia uguale giorno dopo giorno dipende dall'orbita ellittica che la Terra descrive attorno al Sole e alla distanza della Terra dal Sole durante la sua rivoluzione (si muove più o meno velocemente).
Se l'asse terrestre fosse perpendicolare all'orbita e quest'ultima fosse circolare, perfettamente centrata attorno al Sole, non si avrebbero le stagioni.




Informazioni recuperate da "Focus junior" e "ilpaesedellemeridiane"



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